Internet Explorer non supporta questo sito.
Ti invitiamo ad utilizzare un altro browser,
consigliandoti Google Chrome per un'esperienza migliore.

100
  • Acquista
  • Chi siamo
  • Contatti
vedi tutti i consigli

Come regolare una bicicletta (articolo per nerd)

Regolazioni e trucchi per stare sempre comodi in sella

Se avete cercato di regolare la bicicletta per adattarla alle vostre misure antropometriche senza riceverne il comfort sperato, non dovete preoccuparvi; forse non avete sbagliato, semplicemente voi come gran parte della popolazione mondiale non siete perfettamente proporzionati. Non dovete far altro, quindi, che riadattare i calcoli che avete fatto in modo da bilanciare eventuali disallineamenti del busto o sproporzioni fra la lunghezza di quest’ultimo e quella dei vostri arti.

Può capitare, per esempio, che la presa delle mani sul manubrio non vi dia sicurezza e la frenata risulti poco reattiva, e che avvertiate intorpidimento o formicolio a causa della tensione continua dovuta alla posizione in sé. Se siete normolinei o anche longilinei è normale: nel primo caso dovrete agire sullo scarto tra sella e manubrio diminuendolo e nel secondo intervenire aumentandolo.

In caso di serie sterzo ahead i brevilinei, se la forcella lo consente, potranno inserire un distanziale in più sotto l’attacco del manubrio. I longilinei, invece, dovranno spostare uno o più distanziali inferiori all’attacco nella parte superiore, abbassando lo stem e aumentando lo scarto; quest’ultima operazione, però, va eseguita dopo aver rovesciato il montaggio dello stem, che può essere montato sia in positivo che in negativo. In caso di pipa classica, agite sull’escursione dell’attacco o acquistatene una di lunghezza differente.

I calcoli per le regolazioni della bicicletta si basano anche su caratteristiche come mobilità articolare e flessibilità muscolare. Perciò, se avvertite dolori alla schiena o tensione ai lombari dovete lavorare sulla distanza tra la sella e il manubrio cambiando l’attacco: in commercio ne esistono di variabili dai 60 ai 120 mm, per cui basterà acquistarne uno più lungo o uno più corto per risolvere il problema.

Fare una lunga uscita con la bici regolarmente settata non vi ha entusiasmato come credevate? Oppure avete dato al mezzo un’impostazione “race” troppo impegnativa per voi? Se trovate il coefficiente di aerodinamicità troppo alto, ricalcolate la distanza sella-manubrio per privilegiare la comodità; se invece vi soddisfa, accorciate la distanza montando un attacco più corto in positivo o aggiungendo un distanziale al di sotto, per una postura più cicloturistica.

Se invece su quei pedali volete tagliare l’asfalto ma qualcosa ve lo impedisce, siate ancora più aggressivi, montando in negativo uno stem più lungo per potervi chinare meglio sul tubo orizzontale. Cercate però di non eccedere, poiché da un lato troppa aerodinamicità sovraffatica i muscoli e dall’altro incentrare troppo peso sul manubrio può rendere instabile la bici sulle discese ripide. In particolare, tenete sempre il rapporto tra svettamento sella ed escursione manubrio tra i valori 1,2 e 1,7.

Se cercate velocità e frequenza di pedalata in gara, vi consigliamo di diminuire l’arretramento della sella, così, quando la pedivella sarà parallela al terreno, il vostro ginocchio sarà più avanzato, oppure di scegliere una pedivella più corta; ne guadagnerete sia che vi decidiate per l’una o l’altra soluzione o per entrambe allo stesso tempo.

Voi che partecipate a gare di granfondo, ultrarace e endurance dovete aumentare la distanza sella-manubrio e arretrare leggermente la sella scegliendo un attacco più corto, per avere pedivella parallela al terreno, ginocchio più arretrato e soprattutto busto più eretto. Scegliete una pedivella corta, utile sui dislivelli elevati in quanto comporta frequenze di pedalata maggiori.

A voi cicloturisti e randonneurs serve un mezzo che sia confortevole per molte ore, perciò scegliete una pedivella lunga: andrete più lenti, ma dovrete applicare meno forza sul pedale per vincere la resistenza della guarnitura e mettere in rotazione le masse della bici.

Gli stradisti necessitano invece di manubrio più ampio per aumentare il braccio di leva tra l’attacco e il punto di appoggio delle mani e quindi la forza esprimibile sul manubrio stesso; quest’ultimo, preferibilmente, di una misura appena più grande della propria per mantenere un buon controllo del mezzo anche nelle situazioni limite.

Per finire, ecco un aspetto che interesserà molto i mountain biker: come migliorare la reattività di frenata, ovvero come rendere più accessibili alle mani le leve freno per azionarle più rapidamente. Occorre ridurne la distanza dal manubrio, per raggiungerle più in fretta, diminuirne l’inclinazione e regolarne la posizione affinché non risultino troppo interne o troppo esterne e quindi affaticare troppo i polsi.

I nostri sono solo consigli, ovviamente, perché leggi assolute in questo campo non ne esistono: il parametro più affidabile su cui basarsi, a nostro parere, è sempre e comunque l’ascolto delle sensazioni corporee, che sono estremamente soggettive. Ad ogni modo, se non riuscite a trovare una quadra, potete rivolgervi a un biomeccanico: dopo aver misurato con macchinari appositi le vostre quote antropometriche, sarà in grado di consigliarvi la posizione perfetta.

regolazioni_bici_801